Parlare dell’HIV
Dopo una diagnosi di sieropositività si dovrebbero informare i partner sessuali affinché possano sottoporsi a un test e, se necessario, iniziare per tempo una terapia. Evitate così che l’infezione venga trasmessa inconsciamente
Informare il vostro partner è una scelta facoltativa...
In linea di massima non esiste alcun obbligo legale di informazione del partner. Siete voi a decidere se, quando e chi informare in merito alla vostra sieropositività.
Se osservate le regole del safer sex o seguite una terapia efficace – in altre parole se la vostra carica virale è al disotto della soglia di rilevabilità – non siete tenuti a informare il vostro partner sessuale. Tuttavia, nel caso di una rottura del preservativo, se non seguite una terapia efficace dovreste informare subito il partner sessuale sul rischio di contagio affinché possa eventualmente iniziare entro 48 ore una profilassi post-esposizione (PEP).
... ma siete anche responsabili delle conseguenze.
Il contagio da HIV si verifica spesso nelle relazioni di coppia stabili. Chi non è a conoscenza della propria infezione partecipa infatti inconsciamente alla sua diffusione. L’informazione tempestiva del partner è essenziale per contrastare un ulteriore diffusione del virus.
Anche se il partner non presenta alcun sintomo, dovrebbe assolutamente sottoporsi a un test e, se necessario, seguire una terapia. Una diagnosi tempestiva e, se necessario, un inizio tempestivo della terapia contribuiscono sensibilmente al successo della terapia stessa.
Parlare dell’HIV può essere una liberazione...
Soprattutto subito dopo la diagnosi, nel primo momento di crisi, una persona di fiducia può essere di grande aiuto. Il vostro partner può inoltre aiutarvi a gestire la vostra infezione nonché l’assunzione di un’eventuale terapia. Non importa se dovete recarvi dal medico, assumere i vostri medicinali o se non vi sentite bene, con una persona di fiducia potete parlare apertamente. È possibile che il vostro partner consideri la vostra sincerità come una prova di fiducia.
La comunicazione di una diagnosi di sieropositività è un’informazione protetta che non può essere trasmessa ad altri senza il vostro consenso. Informate il vostro partner che la violazione della protezione dei dati può avere conseguenze legali
... ma cela anche dei rischi.
L’informazione del partner è in primo luogo una decisione personale. Dovreste tuttavia riflettere anche sulle possibili conseguenze per il vostro partner. Non tutti reagiscono ugualmente bene a una notizia di questo tipo, non riescono a gestire la situazione e tagliano i ponti. Cercate di fornire il maggior numero di informazioni sull’HIV in modo da scacciare pregiudizi e timori. Se temete reazioni negative e conflitti, uno specialista può aiutarvi a informare il vostro partner.
Dovete temere una denuncia da parte dei vostri partner sessuali? In linea di massima, un partner sessuale può presentare una denuncia. Tuttavia, affinché questa sia valida, il denunciante deve avere contratto l’infezione da HIV, deve provare che lo avete contagiato voi e che eravate al corrente o avreste dovuto essere al corrente della vostra sieropositività.
Come procedere?
Sappiate che le reazioni possono essere molto diverse fra loro. È quindi importante sentirsi saldi e sicuri in merito all’infezione. Il vostro coming-out comporterà approfondite discussioni. Non dovreste pertanto informare il vostro partner di sfuggita, ma attendere un momento tranquillo e avere tempo a sufficienza per rispondere alle domande che possono sorgere.
L’informazione del partner dovrebbe comprendere tra l’altro i temi seguenti: informazioni su una possibile infezione da HIV, informazioni sulla protezione, informazioni su una possibile consulenza e un eventuale test HIV nonché sulla protezione dei dati.
Chi altro informare?
Può infatti essere di sollievo non dover mantenere il segreto con la famiglia e la cerchia di amici. Anche in questo caso vi consigliamo di riflettere bene se la persona che desiderate informare della vostra diagnosi merita veramente la vostra fiducia ed è in grado di gestire l’informazione. Se non lo desiderate, o temete di essere oggetto di discriminazioni, non siete tenuti a informare nessuno della vostra diagnosi. Sul posto di lavoro conviene fare particolare attenzione. Qui si verificano spesso violazioni della protezione dei dati che possono avere come conseguenza il licenziamento. Il vostro datore di lavoro non ha il diritto di chiedere lo stato HIV. Tuttavia, quando si inizia un nuovo lavoro occorre spesso compilare dei moduli sulle condizioni di salute (cassa pensioni e indennità giornaliera in caso di malattia) e questi moduli devono essere compilati correttamente.
Occorre fare particolare attenzione soprattutto sul posto di lavoro, dove si verificano spesso delle violazioni della protezione dei dati che possono avere come conseguenza il licenziamento. Il datore di lavoro non ha il diritto di chiedere ragguagli sullo stato HIV. Tuttavia, quando si inizia un nuovo lavoro occorre spesso compilare dei moduli sulle condizioni di salute (cassa pensioni e indennità giornaliera in caso di malattia). Questi moduli devono essere compilati in modo veritiero.
Trovate maggiori informazioni in merito nella pagina Protezione dei dati/Diritti dei pazienti o negli opuscoli «Lavoro e HIV» e «Protezione dei dati - tutela della sfera privata». Vai agli opuscoli
Ulteriori informazioni
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